martedì 24 aprile 2012

Sta cambiando il pensiero...

Sta cambiando il pensiero della società civile nel fare politica, è ora di decidere, la struttura amministrativa e i partiti tutti non consentono a noi cittadini di guardare gli aspetti pratici dell’esistenza comune e partecipata. Ecco perché è doveroso impegnarsi per dare un futuro ai nostri figli e un presente per noi e per i nostri anziani. Come? Vi chiederete! Occupandoci personalmente della comunità come bene comune. Pensate che tutti i santi giorni noi cittadini, involontariamente facciamo politica, ma non ci si attiva, si discute per le tariffe scolastiche, la refezione, l’addizionale comunale, la tassa sui rifiuti, perché una strada è piena di buche, perché il sindaco non risponde (o risponde a modo suo) alle domande che gli sottopongono i cittadini che a loro volta l’hanno votato per essere rappresentati, quindi è un nostro dipendente ed amministratore, il quale deve per primo ridurre gli sprechi e pianificare le risorse verso la scuola, il sociale e stimolare la partecipazione. La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi, da “democrazia di spettatori passivi”, in “democrazia di partecipanti attivi”, nella quale i problemi della comunità siano familiari al singolo. E’ giunta l’ora di giocarsi qualcosa, non basterà più da ora in poi mettere una x dentro un’urna. Il pensiero sta cambiando ora bisogna passare all’azione come dimostrano i movimenti, i comitati e le organizzazioni che stanno indicando la lunga strada verso un nuovo mondo possibile.

1 commento:

  1. è un processo lento ma inesorabile, solo è triste notare che la politica fa di tutto per rallentare questo processo invece di favorirlo.
    dopo tutto la nostra è sempre la repubblica delle banane.

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