martedì 15 giugno 2010

Diario di una giornata da SETTIMMAGINI

Venerdì 11 giugno, data da ricordare! Tutto è cominciato con un giornale, non uno da grandi titoli, ma quello che rappresenta ogni settimana il nostro territorio: SETTEGIORNI. Un baldo giornalista, alias Davide Terruzzi ha firmato un articolo sul nostro gruppo. Emozione grande! Le nostre facce, le nostre idee. Le nostre IMMAGINAZIONI tutte racchiuse lì, pubblicamente esposte. Alle 10 già il tam tam di internet aveva prodotto rumors non indifferenti. Ma il bello doveva ancora venire. Già da alcuni giorni l’idea era quella di mettere una webcam durante il Consiglio Comunale per riprendere e mostrare a chi non potesse venire in Sala consigliare ciò che accade quando vengono prese le decisioni del governo della nostra città. Obiettivo una più ampia partecipazione dei cittadini per collaborare con il Sindaco. Per far questo nel rispetto reciproco prendiamo appuntamento con il Primo Cittadino per esporgli la nostra idea. Il Sindaco ci riceve alle 17.30 nel suo ufficio. Il colloquio non parte nel migliore dei modi possibili, ci viene fatto un appunto sul nostro fastidio verso le istituzioni, espresso più volte attraverso il nome “Palazzo” riferito al Comune. Ma si capisce che non c’è da entrambe le parti l’intenzione di arrivare a uno scontro. Ribadiamo al Sindaco che il nostro presunto astio nasce da una convergenza di idee su quanto la città sia lontana dalla politica e soprattutto quanto per molti di noi sia difficile rapportarci con la “Casta” (troppi politici appaiono spesso così). Il dialogo però non si deve fermare alla semplice disputa e perciò procediamo, gli obiettivi sono tanti e non vogliamo farci sfuggire l’occasione. Qui di seguito ci limiteremo a riportare le richieste da parte nostra e le riposte del Sindaco.

SETTIMMAGINI: “Vorremmo mettere la webcam nei Consigli comunali”

SINDACO: “Per me non c’è problema, vi chiedo la cortesia di farlo però dopo avere modificato il Regolamento del Consiglio, che ad oggi la vieta. Se a settembre non l’abbiamo fatto voi entrate pure in Consiglio e riprendete”

SETTIMMAGINI: “Può andare bene ma le chiediamo la cortesia di annunciare al Consiglio la nostra richiesta e la sua intenzione di cambiare il regolamento”

(L’informazione è stata regolarmente data nella seduta serale, inoltre ci ha invitato a proporre idee per modificare il Regolamento)

SETTIMMAGINI: “Cosa pensate di fare per il WI-FI gratuito a Settimo?”

SINDACO: “Stiamo predisponendo un piano di fibra ottica sul territorio, principalmente per le telecamere di sicurezza e poi per porre dei punti WI-FI”

(Il Sindaco ci ha dato delle scadenze tra uno e due anni per la posa definitiva delle fibre ottiche)

SETTIMMAGINI : “Cosa pensa lei della Casa dell’acqua?”

SINDACO: “Io personalmente preferirei dare l’esclusiva a un produttore dei gassificatori famigliari e chiedere a lui di fornire la città con un prezzo scontato in modo sensibile, la Casa dell’Acqua pone problemi economici e di controllo”

(Il Sindaco ci ha promesso di invitarci alla riunione presso l’Ufficio tecnico nella quale si discuterà del problema)

Il dialogo si è svolto in modo costruttivo. Il Sindaco ci ha mostrato vari documenti, che ci hanno fatto capire il suo personale impegno a trattare alcune tematiche care a Settimmagini. Certo ora la strada non è semplice. La situazione economica non è delle più rosee. In questo senso dobbiamo trovare anche noi le proposte migliori e maggiormente affrontabili da portare in Consiglio.

SETTIMMAGINI perciò viste le diverse risposte delle autorità si impegna a seguire sino da ora da vicino tutto ciò che succederà nel nostro Comune, consapevoli che si possono ottenere parecchi risultati utili. Abbiamo dichiarato la nostra intenzione a collaborare a patto che ciò che ci è stato detto non rimanga un sogno ma presto si realizzi. In caso contrario SETTIMMAGINI si impegna a portare avanti le proprie battaglie e a svelare come sempre chi e che cosa potrebbe mettere un bastone tra le ruote. Come sempre CI SIAMO e con il contributo di tutti saremo in prima linea per trasformare la nostra città in un COMUNE VIRTUOSO.

ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI!

giovedì 10 giugno 2010

Il suolo minacciato

“Bisogna far rinascere il pensiero critico, che si è spento. Le persone accettano le cose come inevitabili, come se fossero sempre esistite. Non è così. La storia non è già scritta, la storia la scriviamo noi!”. (Edoardo Salzano, urbanista e intellettuale)

domenica 6 giugno 2010

Settimmagini è da questa parte!

“Spesso i politici dicono e fanno cose con lo scopo di accattivarsi la simpatia dei cittadini elettori. Prestando molta attenzione a non urtare le sensibilità e le suscettibilità. Evitando scomodi argomenti che potrebbero far perdere qualche voto al loro partito.”

Si esprimeva così, qualche giorno fa, l’amico Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI), nella sua splendida lettera aperta “Esiste un’altra Italia”.

Voleva far sapere al mondo intero, chiaro e tondo, il proprio stare dall’altra parte dell’intolleranza, dell’indiferrenza e della violenza verso TUTTI i diversi presenti oggi in Italia.

Verso l’odioso e agghiacciante proliferare di interventi di facciata che nascondono (neanche troppo bene) una politica razzista e vigliacca, volgare e gretta come la parte di società che vi si rispecchia fedelmente.

Si è espresso con parole nette, ferme, cristalline: l’esatto opposto del ciarlare quotidiano della politica nazionale, quella che va in onda a reti unificate da 15 anni e più ad oggi…
Quella di ometti avvinghiati anima e corpo a poltrone ormai logore e maleodoranti, di funzionari e leccapiedi al servizio del padrone di turno.

Quella stessa politica che per mano della Legge (e di un prefetto) mette sotto accusa un sindaco (e un amico) perché troppo virtuoso, sobrio e concreto nella gestione di un servizio come la raccolta dei rifiuti.

Il Sindaco si chiama Vincenzo Cenname, guida l’amministrazione del Comune di Camigliano (CE), comune virtuoso scelto dall’associazione nel novembre 2009 come sede per la cerimonia di premiazione della terza edizione del nostro Premio Comuni a 5 stelle.

E’ un comune con il 65% di raccolta differenziata, che fa il compostaggio domestico e ha abbassato la tariffa ai cittadini, che ha messo i pannolini lavabili al nido e raccoglie e recupera gli olii esausti.

E’ un comune che ha deciso di interrompere la cementificazione del territorio (e le odiose speculazioni edilizie conseguenti), che fa risparmio energetico montando le lampade a LED nel cimitero comunale.

E’ un comune che copia le buone idee ed esporta le proprie intuizioni grazie alla cassa di risonanza di questa sgangherata “famiglia” che siamo diventati negli anni.

E’ un comune virtuoso, insomma, dove il buon senso fa rima con accoglienza e partecipazione, condivisione e concretezza.

In una provincia, quella di Caserta, dove la camorra e la politica vanno invece a braccetto e dove il Prefetto e le istituzioni locali e nazionali avrebbero il DOVERE di intervenire con mano ferma e senso di responsabilità.

Un Comune (Cenname è sostenuto dalla sua maggioranza e dalla comunità nel suo insieme) il cui sindaco non ha intenzione di retrocedere di fronte alla minaccia di commissariamento ricevuta a mezzo raccomandata dalla Prefettura.

“Consapevoli delle eventuali conseguenze, e guidati da uno spirito politico di onesto ed autentico servizio nei confronti della cittadinanza, non abbiamo alcuna esitazione a rimettere il nostro mandato politico, se azione politica non ci è più consentito di svolgere”.

Forse è proprio questa la pietra dello scandalo della nostra esperienza di comuni virtuosi: parliamo chiaro, agiamo in modo ancora più trasparente, diciamo una cosa e la facciamo, e cerchiamo nei limiti del possibile un coinvolgimento diretto e reale dei cittadini nel prendere decisioni che li riguardano.

Abbiamo un’idea della politica come un servizio reso alla comunità, a tempo determinato e non come professione.

Riteniamo le istituzioni (in primis quelle locali) come un luogo in cui agire il nostro essere cittadini di una comunità, con le nostre idee e i nostri sogni, le nostre speranze e convinzioni, certi che dal confronto e dalla contaminazione con l’altro passi la giusta sintesi che porta ad una comunità più sobria e sostenibile, inclusiva e partecipata.

Il silenzio assordante della politica nazionale e dei media rispetto a questa vicenda paradossale e assurda, ci ferisce e rincuora nel medesimo istante.

Perché vuol dire che stiamo vincendo, anche e soprattutto grazie a persone come Vincenzo Cenname o Domenico Finiguerra, Luca Fioretti e Ezio Orzes, Alessio Ciacci e Ivan Stomeo, Michele Bonanomi e Francesco Comotto, e i tanti altri amici che nei comuni virtuosi ogni giorno, senza clamore o proclami, ci dicono che un’altra Italia, e un altro modo di fare politica, esistono davvero.

Basta volerli vedere, basta scegliere da che parte stare!

Marco Boschini - Assessore del Comune di Colorno (PR), Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi