martedì 7 dicembre 2010

Una serata fredda, ma non troppo.

Siamo stati alla serata sul teleriscaldamento che la nostra Amministrazione ha organizzato la scorsa settimana al Villaggio Cavour.
Il tema è scottante, chissà quanti cittadini interessati? Nessuno!
Forse perché assopiti dal clima invernale o non avvisati tempestivamente.
E pensare che questa nuova centrale di teleriscaldamento, come ci ha spiegato l’Ass. Bianchi è nata grazie all’intervento edilizio di case popolari proprio in Villaggio. La domanda sorge spontanea: ma dove erano l’altra sera le famiglie che hanno acquistato la casa proprio li? Sono stati avvisati? Riflettiamo ragazzi!
Tornando alla centrale che sara' di cogenerazione, quindi produzione di calore e di energia elettrica e, da quanto abbiamo capito nella stringata relazione della società GM, l’energia verrà venduta in rete per sostenere l’investimento di 11 milioni di euro (tosto), che prevede la realizzazione di una rete di teleriscaldamento per Villaggio e Seguro. Una centrale molto particolare, a cielo aperto, con un impatto acustico pari a 0 (cosi è stato assicurato), dove inoltre sono previsti una serie di alberi per diminuire l’impatto ambientale della centrale stessa.
La centrale funzionerà esclusivamente a metano, e purtroppo non vedrà, quanto meno nella prima fase dei lavori (forse 4 anni?), l’installazione di una pompa di calore che avrebbe diminuito ulteriormente le emissioni in ambiente. Questa soluzione moderna e nuova poteva essere alimentata elettricamente da un'installazione fotovoltaica o dall’energia elettrica prodotta dalla cogenerazione quindi a costo 0. Questo è una parte del nostro futuro, con cui è stata dipinta tutta la serata, che ancora una volta viene allontanato. Peccato!
Parlando sempre di futuro che è già presente, dobbiamo dire che non ci sono per niente piaciute le parole dette da uno degli ingegneri presenti rispetto alle installazioni fotovoltaiche, dipinte come troppo costose rispetto all’utilizzo del metano per questo tipo di centrali. Innanzi tutto fatevi un giro in internet e troverete cose molto interessanti nel nord di questo pianeta (ma l'Italia non è il paese del sole?), e non un sogno ma una realtà, perché il sole è caldo e ci rende, liberi ed indipendenti, ma soprattutto non si esaurisce mai (speriamo), a differenza del metano, che sicuramente ti da una mano ad inquinare di meno, ma sul cui prezzo poco possono fare i cittadini e le amministrazioni che pretendono di governare il mercato dell’energia, in quanto, se gli amici del nostro Presidente, tali Putin e Gheddafi decidessero di chiudere i rubinetti o di limitare le forniture all’Europa, i prezzi del metano aumenterebbero irrimediabilmente per tutti .
Il progetto è decisamente interessante e promette tanti risparmi per l’ambiente e sopratutto per i cittadini che decideranno di utilizzare questo sistema.
Riassumiamo: – 24% di combustibile usato, -99% ossidi di zolfo, -49% polveri, -28% ossidi di azoto, -27%anidride carbonica, responsabile dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici.
Per i cittadini, molto probabilmente i costi saranno pari a quelli attuali del metano e speriamo che gli allacciamenti alla rete siano gratuiti.
Non da poco invece il risparmio sulla gestione e sulla sicurezza, in quanto non sarà più presente la tradizionale caldaia nei condomini, quindi non ci saranno spese per la manutenzione e gestione dell’impianto, ma soprattutto aumenterà notevolmente la sicurezza perche non ci sarà più la presenza di gas e ossidi di carbonio nei fumi.
Cosa dire? Un primo passo importante verso il futuro? Si apre la discussione.
Settimmagini sara' vigile e vi informerà sugli sviluppi futuri, abbiamo pero' anche bisogno della vostra partecipazione per un futuro di condivisione su tutte le tematiche che ci migliorano la vita.

giovedì 2 dicembre 2010

ancora, mi spiegate perchè no?

Non avendo ricevuto nemmeno una risposta da parte del sig. Sacchi o qualcun'altro dell'amministrazione proseguiamo il nostro percorso di informazione ai nostri concittadini sulla reale alternativa della raccolta dei rifiuti per un futuro senza discariche e sopratutto inceneritori.
Sempre a Capannori  hanno presentato:
LA COMPOSTIERA DI QUARTIERE


Bucce di banana e altri residui di pranzi e cene ora si buttano in una macchina che mangia i rifiuti ”in diretta”.
Arriva infatti il primo sistema per il compostaggio locale collettivo a uso pubblico. E' stato inaugurato oggi a Capannori, in provincia di Lucca, nella mensa comunale da 250 pasti al giorno, in occasione della Settimana europea per la riduzione dei Rifiuti.
Unico precedente in Italia e’ un privato in provincia di Ancona.
Il macchinario arriva dalla Svezia e puo’ trattare oltre 20 tonnellate l’anno di frazione organica, che corrispondono al fabbisogno di circa 250 abitanti (circa 100 famiglie).
Alta un metro e 17 centimetri per una lunghezza di quasi 3 metri, e’ fatta di acciaio inossidabile e polietilene riciclato ed e’ costituita al suo interno da due sezioni separate.Produce compost in circa un mese a fronte di un periodo medio di 4 mesi previsto dal compostaggio domestico.
I rifiuti organici vengono inseriti in un vano della macchina e poi triturati insieme a pellet. I risparmi vanno dal 30 al 70 per cento.
A beneficiarne sarebbero soprattutto i comuni montani e le isole, per i quali si ridurrebbero i costi di trasporto e le emissioni inquinanti da traffico. Dopo l’acquisto del macchinario, le spese annuali sono di mille euro, per la manutenzione, e circa 250 euro, per la corrente elettrica.
”L’inaugurazione della macchina automatica e’ una delle iniziative volte a sensibilizzare i cittadini per raggiungere l’ obiettivo ‘Rifiuti zero’ entro il 2020. Il compost prodotto sara’ utilizzato come fertilizzante per le aree verdi comunali”, afferma l’assessore comunale all’Ambiente di Capannori,  Alessio Ciacci.
Sperimentazioni avanzate del macchinario sono in atto a Torino citta’ e in provincia, a Carmagnola, ma anche nel comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo.
Interesse e’ stato mostrato da amministratori di Capri e Anacapri, Cuneo, Alessandria, Roma e altri comuni ed enti in Sicilia, Valle D’Aosta, Lombardia e Toscana. (ANSA).