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Articolo su Settegiorni:

MA SETTIMO E’ UN COMUNE VIRTUOSO?
Da qualche tempo serpeggia tra le vie di Settimo una frase misteriosa “comune virtuoso”. Ultimamente il neo nato Comitato cittadino difesa beni comuni sulle pagine di questo giornale ha presentato il suo piano di sensibilizzazione alla cittadinanza citando questa definizione, così ha fatto anche l’Assessore Bianchi in un incontro di una Commissione. Ne è nata una polemica tra diverse forze politiche. Ma cosa c’è dietro questa definizione? L’impressione è che pochi lo sappiano realmente. Ad oggi l’associazione Comuni Virtuosi conta una cinquantina di Comuni che hanno aderito ad una iniziativa inventata e lanciata nel 2005. Settimmagini, realtà nata dall’iniziativa di alcuni giovani un anno fa, ha pensato e creduto che la nostra amministrazione comunale potesse e dovesse aderire a questo progetto. Con il tempo ci si è accorti che nonostante i buoni propositi la città è rimasta sorda di fronte ai temi principali dell’essere virtuosa. A questo punto però diverse realtà nel paese con a capo soprattutto i partiti di maggioranza hanno cominciato a cavalcare l’idea e a proporla attraverso incontri con la cittadinanza e su un neonato blog di uno dei partiti di centro sinistra. Ma essere virtuoso per un comune, come espresso in più occasioni sul blog di Settimmagini, non è una cosa semplice. Il piano prevede iniziative radicali, che non possono limitarsi alle pregevoli scelte verso l’ampliamento delle piste ciclabili o l’adozione di un’auto per il car sharing, l’essere virtuoso obbliga a bloccare le costruzioni, a puntare a una raccolta differenziata seria, porta a porta, a utilizzare fonti di energia sostenibile, a fornire alla cittadinanza gli strumenti per vivere in modo pulito e altre faticose proposte. Ora le strade per poter fare questo cammino sono visibili da molto tempo sul blog citato. La strada è fattibile. Se il lettore avesse la pazienza di guardare l’elenco dei comuni che hanno aderito all’Associazione si accorgerebbe senza fatica che l’80% delle Giunte sono composte da Liste Civiche. Perché questa considerazione? Perché forse non è chiaro a molti partiti della nostra città che l’essere Comune Virtuoso non è una questione solo politica, ma una scommessa forte e decisamente al di fuori dei canoni soliti delle campagne elettorali.  Settimmagini segue da tempo le proposte dell’Associazione e i progetti realizzati, ha spinto la Giunta a consentire le riprese video dei Consigli comunali e tutto l’ha fatto senza nessuna bandiera politica sulle spalle. Qual è il problema dunque? La questione è che tali iniziative si devono intraprendere con le forti decisioni dell’amministrazione comunale, ma anche con lo sforzo da parte di tutti di capire di cosa stiamo parlando e con la richiesta di parteciparvi attivamente.  Settimo virtuoso è una prerogativa dei cittadini. Chi vuole esserci deve farlo dal basso, informandosi adeguatamente, senza slogan gettati in modo casuale. L’invito di Settimmagini è di creare una rete di idee, di giovani informati, di proposte radicali che nessuno a livello politico possa ignorare. Settimo deve diventare virtuoso ma non può aspettare i giochi della politica, non può fare la fila aspettando che un miracolo a Roma ci liberi dei vari patti di stabilità. La gente deve potere credere in questa strada perché attendere può significare solo non godere dei vantaggi che essere un comune virtuoso può portare alle nostre tasche e alla qualità della nostra vita. Per concludere Settimmagini propone concretamente di provare a fare le cose che portano Settimo a diventare realmente virtuoso. Come? Pungolando l’Amministrazione perché si dia una mossa, perché metta i pannelli solari sulle scuole (con grandi benefici per le tasche della famiglie), perché elimini il concetto di acqua in bottiglia, perché non costruisca più case e valorizzi quelle già esistenti, perché crei una rete wi-fi gratuita (con estremi vantaggi economici anche per il Comune), perché istituisca mercati di filiera corta e gruppi GAS (gruppi di acquisto solidale). Solo la gente comune può farlo. Settimmagini è una voce ma non può agire da sola. Il blog (http://settimmagini.blogspot.com/) è lì apposta. I ragazzi di Settimmagini sono sempre presenti nei Consigli comunali. La cittadinanza cosa aspetta?

Articolo su Il Giorno:

Insieme per un comune virtuoso

Dalla mobilità ai rifiuti, Settimmagini si impegna a rendere Settimo un posto migliore
Settimo comune virtuoso: si o no? Un gruppo di cittadini, da un anno a questa parte, si è riunito per fare pressione sull’Amministrazione affinchè il paese si meriti davvero questo aggettivo, aprendo un dibattito in merito. Il Movimento si chiama SETTIMMAGINI e chiede una Settimo a 5 stelle, che abbia le carte in regola per entrare a far parte della ristretta cerchia dei centri – sono 47 in tutto, da nord a sud – che hanno aderito alla “Associazione dei Comuni Virtuosi”. Per poterlo fare bisogna aver realizzato, o avere in programma, progetti secondo 5 linee guida: gestione del territorio, impronta ecologica della macchina comunale, rifiuti, mobilità e nuovi stili di vita. Com’è la situazione? Sono in molti a sostenere che il paese rappresenti un’isola felice nell’hinterland milanese. Un membro di Settimmagini, Simone Pedrazzi, esprime il suo parere in merito “è vero, Settimmagini fa parecchie cose positive. E’ proprio per questo motivo che crediamo si possa fare un salto di qualità importante, come quello richiesto per entrare nell’Associazione. Vogliamo “svegliare” l’amministrazione, che in questo periodo ci sembra abbia unpò le mani legate: finora siamo riusciti ad ottenere le riprese video ai consigli comunali - un fatto di trasparenza non da poco – ma c’è ancora molto da fare. Di fatto Settimo, ad oggi, rispetterebbe solo uno dei 5 parametri necessari per essere definita virtuosa a tutti gli effetti. Si deve fare di più, per certi versi non è così difficile”. Dopoaver promosso il referendum contro la privatizzazione dell’acqua, i ragazzi di Settimmagini sono ora impegnati sul fronte rifiuti. “Proporremo presto un forte potenziamento della raccolta porta a porta spinta dei rifiuti” spiegano “abbiamo visitato centri e comuni - modello da questo punto di vista: si può fare”. Rapporti con la politica? “ la politica ci piace, è quello che facciamo. Ma attenzione: l’80 per cento dei Comuni Virtuosi è governato da liste civiche. Quello che rifiutiamo sono le vecchie etichette, all’interno del nostro movimento ci sono persone con passati diversi. Ci uniscono le idee”.