venerdì 26 marzo 2010

Consiglio comunale

Destra , sinistra o interesse?
La confusione è un arma. E' un vortice che non deve coinvolgerci. E' il più comune mezzo usato per allontanare le persone da qualsiasi luogo la si voglia allontanare. Poichè se una cosa non è chiara, diventa noiosa, e la noia è inevitabile faccia scemare il livello di attenzione. Questa è la sensazione provata durante un consiglio comunale.
Analizzando le argomentazioni si fatica a capire chi sia di uno schieramento o dell'altro ma per fortuna hanno la genialità di dividersi in destra e sinistra anche dentro l'aula,forse per non confondere anche se stessi. La sensazione che tutto sia inutile però arriva un pò dopo, all'incirca verso la fine del consiglio comunale,quando dopo fiumi di discorsi più o meno indecifrabili per un comune mortale ,arriva il tanto agoniato momento della votazione delle varie mozioni all'ordine del giorno. Qui accade che ti accorgi che il singolo individuo non ha un idea sua ma ad alzata di mano vota come ovvio e prevedibile la proposta dei reciproci partiti. Essendoci solo una maggioranza ed un opposizione (minoranza) questo sistema cancella il minimo di democrazia garantito dal voto segreto promuovendo qualsiasi intenzione possa avere la maggioranza in carica del momento. Il linguaggio forbito ricercato e tecnico che utilizzano ,spesso con scarsi risultati, fa parte dei metodi utilizzati per la incomprensione collettiva come futili spesso sono gli argomenti trattati. Per questo spero che al prossimo consiglio la partecipazione dei cittadini sia
maggiore,anche solo per togliersi la curiosità di come funziona questo tipo di assemblea e con la speranza di trovare qualcuno che possa smentire queste affermazioni. Sarebbe già un piccolo risultato.. Mi rimane solo una curiosità da soddisfare anche se credo rimarrà un quesito
senza risposta.. ma tra di loro almeno si capiranno?
Vince.

venerdì 19 marzo 2010

Il PIL CAPOVOLTO


QUANTE VOLTE?

Quante volte mi sono accorta che non tutti gli aspetti del mondo in cui vivo, del paese in cui abito mi piacciono e mi vanno davvero bene?

Quante volte ho criticato e mi sono lamentata?

Quante volte mi sono ritrovata a pensare che sarebbe stato bello cambiare, non tutto

ma almeno qualcosa, almeno quello che mi riguarda da vicino?

E quante volte poi mi sono risposta che forse non era compito mio, che

qualcun altro dovrebbe occuparsene, che entrano in gioco fattori

più grandi di me….e mi sono crogiolata nel pensiero che prima andrebbe cambiata la mentalità della gente, che da soli non si può andare contro corrente….


Bene, ora mi sono accorta che proprio da sola non sono…anzi!!!


Mi sono accorta che buona parte delle persone che vivono accanto a me hanno

gli stessi bisogni, gli stessi interessi, la stessa voglia di

migliorare e migliorarsi…la stessa voglia di agire in modo concreto piuttosto

che limitarsi alla critica e alla lamentela.

E allora perché non crederci davvero? Perché non provare a discuterne assieme, a trovare

un’idea e a metterla in pratica?


Questo è quello che vogliamo fare, piano piano, partendo dalle azioni che

compiamo ogni giorno, partendo dalla nostra vita e dal nostro modo di pensare.


La nostra non è una cricca di esaltati, siamo semplici cittadini di Settimo a

cui piacerebbe poter respirare aria migliore, mangiare cibo migliore, poter pensare

al futuro senza l’incubo che le risorse di cui oggi facciamo uso, un giorno termineranno…

Non si parla di fantascienza, solo di modificare un po’ il nostro modo di vivere, e non è

nemmeno così difficile…


Delle soluzioni per stare meglio esistono, e se esistono, saremmo stupidi a lasciarle cadere nel vuoto!


V.M.