lunedì 27 settembre 2010
CIAK SI GIRA !
mercoledì 22 settembre 2010
Autoprodurre una parte di ciò che serve per migliorare la qualità della vita:
I nostri nonni ed alcuni nostri genitori, si producevano da soli gran parte dei beni e dei servizi di cui avevano bisogno. Oggi, noi acquistiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Accade che perfino la preparazione e la cottura dei cibi la acquistiamo con i cibi precotti. Ma quanto ci costa realmente questa “comodità” e “velocità”? I cibi industriali possono contenere quantità anche elevate di additivi che servono non solo a conservarli, ma anche a dare sapori, odore e perfino colore a cibi che, altrimenti, non ne avrebbero. Dal punto di vista ambientale, richiedono imballaggi a volte esagerati e più energia per la produzione, la conservazione e il trasporto. Infine, dal punto di vista economico sono sempre più costosi dello stesso bene autoprodotto: l’insalata lavata e tagliata in busta costa mediamente 10 volte di più di quella da lavare e tagliare in casa! Auto produrre torte, biscotti, pasta, conserve, marmellata può essere facile e divertente e far risparmiare molti soldi in famiglia. Inoltre, è una attività che ci consente di conservare e tramandare tra le generazioni quei trucchi della nonna che per decenni ci hanno donato i sapori e i profumi inconfondibili dei cibi sani e salutari “fatti in casa”. Ma, l’autoproduzione è anche un utile esercizio culturale, in quanto ci restituisce un po’ di libertà dal mondo delle merci dal quale abbiamo cominciato a dipendere forse un po’ troppo: auto producendo si può addirittura scoprire che la qualità della vita non dipende dalla quantità di merci che acquistiamo!
Pane, biscotti , crostate, formaggio fresco e ricotta. Tutto fatto in casa con circa 8 € di spesa. Per acquistare lo stesso quantitativo di merci industriali la spesa sarebbe stata pari a 26 €.
BENEFICI AMBIENTALI E QUALITA’ DEL CIBO
Zero imballaggi = zero rifiuti 254 km totali percorsi da tutti gli ingredienti contro i 1.500 km percorsi mediamente da un solo vasetto di yogurt per arrivare in tavola.
Zero additivi alimentari (mediamente 5 kg a testa all’anno), ingredienti biologici, sostentamento delle economie locali, biologiche e di qualità.
mercoledì 8 settembre 2010
Allibiti e delusi!
Qualche premessa, che serve a capire meglio la vicenda:
1. Settimmagini a luglio ha cominciato a proporre in via informale al Sindaco un evento pubblico.
2. Il Sindaco ha risposto che ne avrebbe parlato alla Giunta
3. Viste le scarse risorse economiche del gruppo si è pensato di chiedere il Patrocinio.
4. Il 24 agosto si è provveduto a protocollare la proposta per consentire la delibera ufficiale da sottoporre alla Giunta.
L'amministrazione Comunale ha accolto con grande interesse la proposta avanzata dal “Gruppo Settimmagini” per organizzare un evento come occasione per presentare le sue proposte politiche che – come riportato nella richiesta anticipata a fine luglio e ora regolarmente formalizzata – mostrasse “...alla cittadinanza le strade percorribili per rendere la città di Settimo sempre più virtuosa”.
Il vostro gruppo si era già affacciato sul panorama politico della nostra città, fin dall'inizio di questo mandato amministrativo, con una serie di proposte e richieste all'Amministrazione Comunale, avanzate utilizzando canali di comunicazione: interviste sulla stampa locale, pagine web, incontri col sindaco.
Ne è emerso, al di là di alcuni presupposti polemici sull'operato dell'Amministrazione, una sostanziale condivisione dei punti contenuti nel nostro programma che siamo impegnati ad attuare in base a priorità definite dalle forze politiche di maggioranza, valutando anche risorse economiche disponibili.
Non possiamo quindi che rallegrarci per la volontà espressa da un nuovo soggetto, di contribuire col proprio impegno, all'arricchimento del confronto politico nella nostra città, ma ciò deve evidentemente esplicitarsi all'interno di una serie di regole previste per lo svolgimento di eventi quali quello da voi proposto.
Innanzi tutto, i cittadini che intendono fare iniziative devono presentare all'Amministrazione la documentazione che consenta di identificare il soggetto presentatore della richiesta e, qualora come nel vostro caso si tratti di un “gruppo” o una associazione, corredando la richiesta con un documento (normalmente lo statuto) che ne indichi le finalità e i soggetti giuridicamente responsabili.
Le iniziative sul suolo pubblico, in particolare, richiedono infatti di ottemperare ad una serie di requisiti che ne garantiscono la regolarità amministrativa e la rispondenza alle norme di sicurezza.
La concessione di consistenti superfici di suolo pubblico, proprio per le problematiche connesse, come ad esempio la necessità di chiudere al traffico alcune strade, viene di norma autorizzata limitandola alle feste patronali e di quartiere, spesso organizzate in collaborazione fra l'amministrazione e le associazioni del territorio.
La settimana successiva alla data da voi prevista si svolgerà la festa di Settimo, ossia la manifestazione più rilevante ed estesa che si svolge sul nostro territorio ed è quindi impensabile prevedere per due domeniche consecutive la chiusura del traffico che attraversa la nostra città.
Sono queste le ragioni in base alle quali riteniamo non autorizzabile la manifestazione secondo le modalità da voi proposte.
Vi suggeriamo invece, al fine di dare al vostro gruppo la possibilità di potersi presentare alla cittadinanza esponendo le proprie idee e proposte, di sfruttare proprio l'occasione della festa cittadina del 24 partecipandovi con vostro spazio.
Facendovi i migliori auguri per l'impegno intrapreso, vi confermiamo che l'Assessore alle Feste, Vincenzina Nardi è a vostra disposizione, per studiare con voi l'eventuale modalità di inserimento della vostra iniziativa in tale ambito.
Il sindaco
Massimo Sacchi
Osservazioni:
1. Settimmagini, nonostante la vicinanza di alcune persone a forze politiche (Teo Colombo al Movimento 5 Stelle, Simone Pedrazzi, come è noto a diversi consiglieri e al sindaco stesso, al PD) non è un movimento politico! E mai si è proposta alle autorità di Settimo come tale! Nella proposta dell'evento ci si è sempre limitati a chiedere spazi pubblici per raccontare ai cittadini quali grandi cose altri comuni stanno facendo e come si può oggi garantire con nuove strade un consistente risparmio economico a tutti (Comuni virtuosi)
2. La richiesta della chiusura delle strade adiacenti alle piazze che sarebbero servite per compiere al meglio l'evento non era una condizione esclusiva. Sembra che uno dei motivi del rifiuto sia legato a questo fatto.
3. Ci sembra che qualche persona della Giunta sia preoccupata in modo eccessivo dalla voglia di 20 ragazzi di dare il proprio contributo a migliorare la città!!?
4. Non abbiamo mai affermato che l'attuale maggioranza non abbia intenzione di fare progredire Settimo in senso virtuoso, ma vogliamo, come detto al Sindaco, contribuire con forza perché molte cose si realizzino presto come in altri comuni è già successo. (Vedi incontro sulla questione Casa dell'Acqua, al quale siamo stati invitati ufficialmente).
Dubbi:
1. Perché non ci è stato proposto di correggere le nostre deficienze nei confronti di procedure che stiano "all'interno di una serie di regole previste per lo svolgimento di eventi quali quello da voi proposto"? Non sarebbe stato più semplice da parte dell'Amministrazione comunale offrire una strada alternativa (non quella di fare un banchetto alla Festa di Settimo tra caldarroste e giochi cinesi) e consentirci di fare l'evento lo stesso nei termini richiesti?
2. Come è possibile che dopo un'ora e mezzo di incontro con il Sindaco per spiegare quali sono i nostri obiettivi ci si accusi di essere un movimento politico (incontro raccontato in un precedente post)? Solo perché come già detto alcuni di noi sono vicini e non tesserati a movimenti o partiti?
Conclusioni:
Come già confermato al Sindaco Sacchi in un altro post noi andremo avanti e se ci sarà, come ci sembra ostruzionismo, nei confronti del nostro progetto noi saremo vigili e cercheremo di capire i motivi di questo rifiuto e le persone che cercano di bloccarci perché non capiamo e non ci bastano risposte burocratiche.