mercoledì 13 luglio 2011

Passione verde

Le regole antiche, che assegnano al passare del tempo il giusto valore, ed il trascorrere delle stagioni, anche se oggi non sono più quelle di una volta, sono le sensazioni che si respirano quando si entra in un'azienda florovivaistica. Sull'onda della green economy, abbiamo voluto condividere queste impressioni, andando a trovare un amico di Settimmagini, Cesare Ravelli che con la famiglia è il conduttore dell'omonima azienda a Seguro, frazione di Settimo Milanese.
Diciamoci la verità: per chi abita in campagna, o quantomeno ha un passato che contempla la conoscenza della coltivazione della terra o sa semplicemente come significa avere un orto, stiamo scoprendo l'acqua calda. Per la maggior parte delle persone, abituate a mangiare ciliege anche a gennaio o consumare pomodori tutto l'anno, questo articolo sarà al contrario una vera scoperta. La tendenza, in ogni caso, è quella di riscoprire un mondo più vivibile, con una consapevolezza ambientale più matura, almeno questo è quanto emerge dal proliferare di prodotti bio e da un pensiero verde che da più parti è indicato come la ricetta per poter almeno immaginare un mondo migliore. Utopia? Sarà il tempo a dirlo, sicuramente salire su una pianta di ciliegie quando sono di colore rosso rubino, pronte e mature, è meglio di un invito a nozze... lasciatecelo dire: raccogliere la frutta dalla pianta è una di quelle cose che appagano in un modo incredibile. Anche chi ha avuto la fortuna di poterlo fare da giovane, certamente, ne conserverà un buon ricordo. Se quindi la tendenza è di avere un mondo più verde, uno degli aspetti che non possiamo tralasciare è quello della coltivazione degli ortaggi lavorati con passione nel proprio orticello, magari semplicemente su un terrazzo o nel giardinetto di casa. Chiedendo anche consiglio ad esperti che di una passione hanno fatto un vero e proprio lavoro. Una di questi è l'azienda florovivaistica di Cesare Ravelli a Seguro.
L'aria che si respira è quella di casa: "Tutto nasce quasi trent'anni fa - inizia a raccontare Cesare - quando mio padre Angelo, allora dipendente Enel, e mia madre Rosy dipendente Italtel iniziarono una nuova vita lavorativa nel mondo dell'agricoltura . Ora è diventata la nostra attività ed abbiamo serre e tunnel coperti su una superficie di 2.000 metri quadri nei quali produciamo e commercializziamo piante da orto e fiori stagionali pronti per essere trapiantati, fiori e piante in vaso per appartamenti, piante ed alberi da giardino e fiori per addobbi, settore che segue principalmente mia moglie." Intanto che ascoltiamo, i giovani figli di Cesare, girano già incessantemente tra vasi ed ortaggi, semi e bulbi. "Mio padre mi ha trasmesso questa passione che poi per me è diventata un lavoro, non lo cambierei con nulla, solo il pensiero di stare otto ore chiuso in un ufficio, mi da un certo disagio. E' certamente difficile, come tutte le cose nella vita, c'è una forte concorrenza, i conti da far quadrare, e la grande distribuzione è presente nel settore, ma se volete un prodotto di qualità, qualcosa che dia soddisfazione, è inevitabile rivolgersi a posti come questo, dove oltre al prodotto c'è sempre un buon consiglio sul come fare bene." E non è poco, lasciatecelo dire. Intanto che parliamo, Cesare ci mostra le serre, in breve ci rendiamo conto che pur a conduzione famigliare siamo in una vera azienda con quattro persone che ci lavorano a tempo pieno, ed il vivaio dove sono presenti piante anche d'alto fusto destinate ai giardini. "Stiamo provando a sfruttare il solare termico - prosegue Cesare - per riscaldare le serre con pannelli solari installati. Dall'altra parte (sul tetto dell'abitazione) abbiamo installato un impianto fotovoltaico da 9 KW per l'abitazione e l'azienda. Già dal 2007 avremmo voluto ampliare l'azienda con la costruzione di nuove serre e di un nuovo punto vendita ma normative tecniche comunali a dir poco cervellotiche ce lo hanno impedito, evidentemente al comune non interessa sviluppare l'imprenditorialità giovanile locale o forse "mancano i santi giusti in paradiso".  Produciamo anche fieno e cereali che poi vendiamo in genere per alimentazione dei cavalli. Abbiamo gli alberi da frutta anche se il clima cambiato e l'inquinamento hanno fatto perdere molte varietà. Vengono molto bene i fichi ed i cachi, ad esempio, ed alcune varietà di ciliege. Se avete la possibilità di un giardino o di un piccolo pezzo di terra, piantate una pianta di cachi, senza alcuna cura particolare ed in modo perfettamente biologico vi darà delle vere soddisfazioni". Entriamo in un'altra serra, dove ci sono gli ortaggi. "Queste piante sono innestate: pomodori, melanzane, zucchine e peperoni di diverse qualità, singolarmente nei vasetti. Innestare significa che su una pianta resistente, s'inserisce il germoglio di un'altra varietà, un po' come si fa per le piante da frutto, così cresce più forte e produttiva. Ne vendo molte poiché anche su un semplice balcone o un terrazzo in un vaso, è possibile raccogliere i propri pomodori per l'insalata. Le piantine costano qualcosa in più rispetto a quelle dirette da seme, che sono nella serra vicino, ma la resa è migliore. Facciamo poi la talea di molte piante da fiore, insomma questa è la nostra vita." E che vita viene da rilevare con un po’ di invidia. Stress e tensioni, non si sa neppure cosa siano in questo mondo semplice, a misura d'uomo…

Ravelli Cesare, Azienda Agricola Florovivaistica, via Edison 2, Settimo Milanese. www.ravellifloricoltura.it

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